mercoledì 26 marzo 2008

Par condicio

L'articolo di repubblica.it

Secondo il monitoraggio dell'ultima fase di campagna elettorale
è stato dato troppo spazio a Pd e Pdl. Con preferenza a quest'ultimo
Par condicio, il richiamo del Garante
"Servono telegiornali più equilibrati"
Le percentuali dal 10 al 17 marzo: sui tg della Rai al Pdl il 37,24% contro il 29,75% del Pd
Sulle reti Mediaset il Pdl registra il 45,99% contro il 23,80% del Pd


Ora si discute tanto di par condicio, o meglio, ne discute Berlusconi, io mi sono interrogato sulla questione e non riesco a trovare un valido motivo per cui una forza politica debba avere, prima delle elezioni, più spazio di un'altra.
Mettendo da parte il problema tutto italiano del conflitto di interessi in ambito televisivo, è giusto permettere a chiunque di farsi pubblicità spendendo quanto vuole e garantire così a chi maggiori possibilità economiche ha di avere maggiore visibilità e possibilità quindi di essere votato?
In Italia, bocciati dal Referendum i finanziamenti pubblici ai partiti, questi sono rientrati dalla finestra facendosi chiamare rimborso elettorale; detto in Italiano, milioni di euro restituiti in base ai voti ottenuti in fase di elezione.
Il che significa che chi più ha, più spende, dopo le elezioni rientra in parte più o meno significativa dell'esborso (solo Forza Italia è sempre andato in passivo con questi conti. Immaginate il partito più grande d'Italia, che prende quindi il rimborso più alto, quanto spende di campagna elettorale...), ma una spesa così alta, e la richiesta di libertà di ulteriore spesa, che porterebbe conseguentemente a grande ricerca di fondi a cosa porterebbe? Prendiamo lo scenario attuale.
Berlusconi ha libertà di spesa e sa che di rimborso elettorale rientrerà approssimativamente della cifra "x", lui finanzia di tasca propria le proprie campagne, già oggi spende circa 2x, reclama maggiore libertà, ammettiamo che arrivi a spendere 5x (dato più pessimista che realista), bene, quei 4x di cui è andato sotto (rendiamoci conto che ogni x sono una decina di milioni) chi glieli restituisce?
Nessuno al mondo butta 40milioni nel cesso solo per lo sfizio di governare un paese, tra l'altro in un momento complesso come questo dal quale un politico ultra settantenne avrebbe tutti gli interessi a distaccarsi, ammettendo il fallimento della propria generazione politica e l'impossibilità di una rinascita. E' evidente, quei 40 milioni in qualche modo devono rientrare, berlusconi non li prenderà certo dalle casse dello stato, ma come è stato per l'abbassamento delle tasse ai più ricchi, per i condoni fiscali (più di 400 milioni condonati per Mediaset), per la tassa di successione, e per la Gasparri che costringe l'UE a multare l'Italia, lasciando perdere le questioni penali, dovrà rientrare di quei 40 milioni.
Dall'altra parte prendiamo il PD, Veltroni i soldi suoi non li ha, se vuole competere con Berlusconi deve spendere anche lui quei 5x, o qualcosa di molto simile, come fa uno che non è miliardario a trovare 50 milioni? Banche ed Assicurazioni, che sono i veri signori del paese. Mi finanziano la campagna elettorale ed evidentemente poi Bersani le liberalizzazioni non le potrà fare, se anche non ci fosse un accordo scritto, mi pare evidente che se uno mi finanzia la campagna elettorale quantomeno io non gli rompo i coglioni, se non proprio lo agevolo.
Questo per i partiti principali, ma tutti gli altri, in scala ridotta, farebbero lo stesso, con quale risultato?
Con il risultato che se siano le aziende di Berlusconi, di De Benedetti, degli Agnelli, di Caltagirone, Geronzi o chi altro, non importa, ci sono milioni di euro di "ringraziamenti" da fare, e questo sulle spalle di chi? Ovviamente sulle nostre, che abbiamo un sistema assicurativo che fa impressione, tutti i continui furti di periti e carrozzieri, impiegati e automobilisti, le cause per ogni sciocchezza le paghiamo noi con delle RCA che fanno spavento, per citare una polizza che, essendo obbligatoria, è una tassa ai privati. Sulle nostre che abbiamo i costi bancari più alti del mondo. Sulle nostre che viviamo in un paese comandato da lobbies e cartelli, in faccia ad un antitrust che semplicemente non funziona.

Eio devo sentire adesso su Sky, nel programma della Latella, Bonaiuti dire "gli italiani vogliono eliminare la legge sulla par condicio"? Ma come si permette il signor Bonaiuti di andare in pubblico a dire cosa voglio io? E come si permette di dire che io voglio una legge che spinga il mio paese al protezionismo dei soliti trust? Che siano di Berlusconi, che siano le banche, le assicurazioni o i petrolieri.
Come si permette Bonaiuti di credere che noi italiani siamo tutti idioti che amano talmente tanto i propri politici da averli sempre tra i piedi anche a costo di rovinarsi la vita per favorire i gruppi di potere già fin troppo consolidati nel paese?

Esiste poi un'altra corrente di pensiero sulla par condicio, che è più propria dei moderati di sinistra, oggi PD (mai voci ufficiali dal PD, sono voci che ho raccolto personalmente) che vorrebbero una par condicio basata sugli ultimi risultati elettorali.
Questo sistema è meno pericoloso, perché comunque non permette il delirio di spesa personale, ma è profondamente ingiusto: è un sistema oligarchico che fa sì che un giovane che voglia avvicinarsi alla politica debba necessariamente entrare, e probabilmente farsi stritolare, dagli ingranaggi dei partiti più grandi per giungere alla ribalta pubblica solo una volta che l'uomo sia ormai un pezzo di partito, non un uomo con delle idee, ma un portavoce di idee costruite a tavolino.

Insomma viva la par condicio, la possibilità per tutti di dire come la pensano su cosa e siano le elezioni future a determinare chi si sia mosso meglio in sede di campagna elettorale.
Esistono mille modi per fare campagna elettorale, almeno il più democratico, la televisione, lasciatecela!!!

Auguri Italia.

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