martedì 17 febbraio 2009

Quando si ama

Io amo troppo il nostro re, tale Berlusconi Silvio, e mi sento di assumermi le mie responsabilità: dopo aver dato a Previti i soldi per corrompere Squillante, Pacifico, Metta e Acampora e comprare le sentenze per il Lodo Mondadori e per le vicende Sme Imi-Sir adesso anche Mills, per le false testimonianze nei casi All-Iberian e Guardia di Finanza, l'ho corrotto io.

Meravigliosa la giustizia in Italia, accerta che uno che ha scucito i soldi per corrompere (perchè a quanto pare "tirar fuori i soldi per corrompere" è diverso da "corrompere") almeno 5 persone per sentenze e processi di valore economico e penale incalcolabile e gli permette di enunciare principi del tipo "Se il Presidente della Repubblica non fa come dico io, cambio la costituzione".

Andiamo bene.

La notizia qui.

venerdì 6 febbraio 2009

E questa è casa mia e qui comando io.

Non volevo scrivere nulla sul caso Englaro, ma oggi si è veramente toccato il fondo.
Non volevo scrivere una banalità del tipo "Chi, in stato di incoscienza, vorrebbe che a decidere delle proprie cure fossero i propri cari?E chi invece vorrebbe che fossero dei parrucconi di Roma senza alcuna cognizione medica?". E' banale come stia la questione, e cioè che le decisioni della famiglia Englaro non sono affari di nessuno, e nessuno può decidere per una persona meglio che le persone che la amano, e soprattuto nessun'altro ne ha diritto.

Ma qui nella repubblica delle banane tutto può accadere, e lo scontro politico infuria, ed oggi è venuto fuori il Re ad agitare con vigore lo scettro.

Prima sforna un decreto in fretta e furia, poi Napolitano gli fa notare che per decreto non si fan passare queste cose ( e meno male che c'è Di Pietro, e meno male che c'è Grillo, perché senza gli "attacchi" a Napolitano, dubito che lo avremmo finalmente visto DIFENDERE LA COSTITUZIONE) e Berlusconi se ne esce da par suo, tirando in ballo pure la presunta possibilità di far figli, tanto per non perdere mai l'occasione per essere inopportuno.

Il video.

E da par suo ci mette il carico.
Dopo l'approvazione del dl il premier attacca il capo dello Stato e la sua decisione
di non firmarlo. "Convocherò il Parlamento e farà la legge in due-tre giorni"
Dl su Eluana, Berlusconi sfida Napolitano
E minaccia: "Cambio la Costituzione"


Tanto perché i sudditi ricordino chi è il padrone del paese che fa e disfa, pure la costituzione, come gli pare.

Pare fortunatamente esserci qualcuno di buon senso nel governo, e speriamo lo prenda in eredità il più presto possibile:

I dubbi di Fini. Come per il Colle, anche la terza carica dello Stato sarebbe contraria ad una legislazione d'urgenza sul tema. Secondo fonti parlamentari della maggioranza, Fini avrebbe invitato l'esecutivo "a riflettere", e avrebbe parlato senza mezzi termini di "grave errore". Alcuni giorni fa proprio Fini aveva detto di rispettare la decisione dei genitori.