mercoledì 26 marzo 2008

Pallavolo: sport completo o sport mancato?

Mi sono sempre interrogato su questo sport: è la sintesi di sport di squadra e sport individuale o è negazione di entrambi.

Frequenti scontri con chi questo sport lo ama mi hanno portato a voler parlare anche di questo.
Per come la vedo io il bello dello sport individuale è lo scontro psicologico, non mi piace il prevalere del fisico, apprezzo lo scontro tecnico e tattico, ma mai fisico; non mi piace il sollevamento pesi, non mi appassiona l'atletica, mi annoia il nuoto (adoro i tuffi, tutto tecnica e psicologia), sono sport che seguo solo a livello di nazionali, quando c'è da tifare.
Il bello dello sport di squadra è la tattica, adoro il Basket europeo, odio l'NBA, il primo è uno SPORT DI SQUADRA, il secondo è un one man show di atleti fenomenali, come tecnica ma sopratutto come fisico.

Fatte le premesse su quelli che sono i miei gusti cerco di inserire la pallavolo da un punto di vista psicologico e tattico.
Guardo un Federer-Nadal o un Williams-Henin e oltre a notare un differenza tecnica, vedo un gioco psicologico, vedo che ognuno fa forza sui propri pregi, vedo che ogni punto ha un valore diverso a seconda di come pensi che l'altro potrebbe reagirvi. Vedo che se vai sotto di un break o ti riprendi da solo o perdi.
Poi guardo la pallavolo e vedo che in ricezione entra il libero, quindi ad esempio la psiche di quella banda di 2,20 che non sa difendere non è un grosso problema, vedo che sono in 6 a gestire una partita e se va in crisi uno lo possono ritirare su gli altri o lo può sostituire il mister, vedo cioè che la psiche dei giocatori non è mai messa in una crisi da aut aut (piccola notazione, ho letto "out out" da un binbominkia che si lamentava della riforma Fioroni) solo quando un giocatore serve sul match point altrui ha una vera pressione addosso, ma è una pressione che dura il tempo di un gesto tecnico, è solo un momento della partita e vale per un solo giocatore. A livello psicologico è uno sport che non ha la difficoltà, la spettacolarità del Tennis, del Ciclismo ma anche dei tuffi. Paga moltissimo sotto questo punto di vista.

Da un punto di vista tattico, vedo sport diversissimi, il Football americano, con azioni brevi quanto quelle di pallavolo ma con giocatori che DEVONO conoscere a memoria CENTINAIA di schemi, e in carriera ne giocano più di mille, disegnati a tavolino, vedo il Calcio, che è la massima espressione della tattica applicata allo sport, penso in italia non ci sia neanche bisogno di sottolineare il perchè, vedo il Basket, dove la complessità dei ruoli, degli schemi, delle sostituzioni, permettono una variabilità virtualmente infinita di possibilità, uno mi dirà "eh va beh, quasi tutti palla al play, pick and roll, penetra e scarica sulla guardia o sull'ala" a chi dice così suggerisco di guardare una partita di Capo d'Orlando, una di Roma e una di Siena, per rendersi conto di quanto vario può essere questo sport.
Guardo la pallavolo e cosa abbiamo?
1-la palla la tocchi 3 volte, alla terza deve andare di la
2-non la puoi trattenere
questo a livello tattico ammazza tutto: il primo tocco è necessariamente il tentativo di salvare il punto in modo tale che la palla sia giocabile, generalmente il secondo spetta all'alzatore, che ha 2 sole scelte: la conclusione o l'assist, non può temporeggiare, non può iniziare un nuovo gioco; se sceglie la conclusione, ha solo delle variabili tecniche, delle scelte su dove e come cercare di fare il punto, non ha opzioni tattiche (ad esempio nel tennis la tatticha c'è, nell'aprirsi il campo, nello spiazzare l'avversario, nella pallavolo ognuno ha la sua zona e la palla non ti torna subito, non puoi dunque aprirti il campo perchè quando ti torna la palla il campo è già chiuso da una vita); se scegli l'unica opzione "tattica" può decidere se alzare, che io sappia a 3 giocatori, banda, opposto o centrale, quindi le ozpioni di un alzatore, che è il perno tattico della squadra, sono 4, conclusione o un passaggio a uno dei 3, un regista di Basket può portare la palla, può concludere da 3 o 2 punti (la differenza tattica è enorme anche nel tipo di tiro, tra un tiro da 3 da pick and roll e una penetrazione in faccia al centro, c'è grande differenza tattica, tra un lob e una schiacciata di un alzatore ad occhio c'è differenza quasi esclusivamente tecnica), può far partire schemi di ogni tipo, ha un numero di opzioni virtualmente infinito, il pallavolista ne ha 4 e non si scappa; se si prende in considerazione poi il calcio che non ha limiti di tempo, le ozpioni tattiche sono effettivamente SEMPRE infinite. Si giunge al terzo ed ultimo passaggio dell'azione di pallavolo, la finalizzazione, la palla arriva a te, non c'è muro che tenga, devi "tirare" devi cercare il punto, non puoi far altro, sta a te cercare di fare il punto, un terzo del gioco della pallavolo si esaurisce, nel calcio, al momento in cui l'attaccante è solo davanti al portiere ED HA GIA' DECISO DI NON DRIBLARLO, FINTARE O PASSARE LA PALLA (cosa che invece potrebbe tranquillamente fare).

Quindi la pallavolo psicologicamente non "vale" il tennis o il ciclismo, o comunque uno sport individuale; tatticamente non vale il calcio, il basket, o il ciclismo (se qualcuno chiede posso parlare della tattica nel ciclismo e portare ad esempio il meraviglioso mondiale di Zolder vinto da Cipollini, capolavoro tattico molto più che fisico e tecnico; tecnicamente non vale ginnastica ritmica e figuriamoci artistica; fisicamente non vale nuoto, podismo, ciclismo.

Ma la mia perplessità qual'è? La Pallavolo è compromesso, è sintesi tra tattica, tecnica, fisico e psicologia o è negazione delle 4? La pallavolo è cioè sport abbasanza tattico, abbastanza tecnico, abbastanza fisico e abbastanza psicologico da essere sintesi di tutti gli aspetti salienti delle discipline sportive ovvero è tatticamente limitante, fisicamente non provante, psicologicamente semplice e tecnicamente non impegnativo?

La mia impressione è che questo sport manchi sotto ogni punto di vista e che pecchi di "cerchiobottismo", cioè per farle tutte non ne è venuta bene una, e delle partite non si resce ad apprezzare effettivamente nulla. Dalla mia c'è il fatto che una mia piccolissima statistica tra conoscenti vuole che la pallavolo la segua solo chi gioca e tifa o simpatizza, invece partite di calcio, di basket, Giro e Tour, Roland Garros e Wimbledon, le segua anche gente che questi sport non li ha mai praticati, il che farebbe pensare che sia uno sport che non offre un vero spettacolo se non agli addetti ai lavori; mentre gli altri sport che citavo sono seguiti anche da terzi che apprezzano, a seconda del gioco, una o due categorie delle 4 che citavo ad altissimo livello piuttosto che tutte e 4 ma a livello piuttosto basso.

Sperando che qualcuno sia in disaccordo e mi dia l'opportunità di polemizzare, vi saluto.

Buono sport.

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