venerdì 9 ottobre 2009

Il garante.

Pensavo di passarci sopra ma non mi riesce: 2 giorni fa è stato giudicato incostituzionale il Lodo Alfano (che tra l'altro per quale motivo si chiami "lodo", non essendo figlio dell'accordo tra nessuno, mi resta incomprensibile), ovviamente direte voi: se la Costituzione recita che siamo tutti uguali di fronte alla legge, è abbastanza elementare che un provvedimento che sospenda processi attualmente in corso per 4 persone su 60 milioni, sia incostituzionale.
Ma il punto è un altro: ci ritroviamo con il Presidente della Repubblica più irritante della storia, un uomo che percepisce uno stipendio (e non certo da fame) per dire ovvietà in pubblico e che rifiuta di svolgere il proprio compito istituzionale.

Pochi giorni fa, a richiesta di non firmare lo scudo fiscale (che perlomeno dubbi di incostituzionalità li deve sollevare, sembrando essere provvedimento da approvarsi a 2/3 di maggioranza parlamentare per il carattere di amnistia che racchiude) rispose in questo modo delirante ad un cittadino.



Cioè lui non promulga o meno una legge perché la ritiene più o meno costituzionale, la promulga sempre perché "sennò me la rimandano uguale", Napolitano non è dunque il garante della Costituzione, non è neanche un uomo, è un timbro, una macchina, il documento che gli passa di sotto il naso lo firma e via, sotto a chi tocca. Beh, personalmente preferirei un timbro: costa certamente meno dei circa 200'000 euro più spese che costa un Presidente della Repubblica.

Ma congiungiamo le due cose: la scorsa primavera Napolitano firmò la Legge Alfano e quella volta a chi gli chiedesse cosa si fosse fumato disse (parafrasando) "l'ho firmata perché accoglie i rilievi della Corte Costituzionale sollevati sulla Legge Schifani di qualche anno prima" (evidentemente è tema molto importante rendere immuni alla legge 4 o 5 persone). Falso: come prima cosa non accoglieva l'osservazione che eventuali ragionamenti di questo tipo dovessero essere estesi anche ai ministri, ma soprattutto, e qui sta lo schifo, non può una legge sospendere i reati comuni, anche precedenti all'elezione di queste alte cariche, perché andrebbe in deroga al principio di parità di trattamento di fronte alla giurisdizione. Il che significa che al limite avrebbero potuto provare a passare una legge che, come riguardo al Presidente della Repubblica francese (democrazia presidenziale comunque...), sospendesse i procedimenti a carico per reati commessi nello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali. Ovviamente una legge del genere non sarebbe servita a niente perché Mills con questo non ha niente a che spartire, e non avrebbe interesse Berlusconi (unica alta carica ad avere processi pendenti per reati comuni).
Comunque Napolitano firma tutto e quando deve spiegare per quale cavolo di motivo ha firmato o dice (e parafraso di nuovo) "non mi scocciate, se non firmo me la rimandano, sicché è uguale", tanto per cercare di ridefinire la parola inutile, oppure offre una spiegazione FALSA inventandosi uno scenario fasullo o addirittura non capendo di cosa stia parlando. Ora, volendo escludere la malafede, perché sarebbe gravissimo, resta solo l'incompetenza.

E qui mi chiedo: che autorità morale ha Napolitano di fare il Presidente della Repubblica se, in una sola settimana, prima ha dichiarato ad un cittadino, ma pubblicamente, che lui il proprio lavoro di garante della costituzione non lo fa perché lo ritiene inutile ("me la rimandano uguale"), poi è stato sputtanato dalla Corte Costituzionale che ha sancito che lui di Costituzione non capisce niente?

Presidente Napolitano, come mai non si dimette?Non si vergogna neanche un po' di ciò di cui si è reso protagonista questa settimana?
Dire pubblicamente che il proprio lavoro è inutile, e quindi ammettere di non svolgerlo, e dopo vedere certificata la propria incompetenza a rivestire il ruolo in questione non bastano a rendere indispensabili le dimissioni?

E' proprio vero che chi va a Roma prende la poltrona, e quale che sia, non la molla neanche a costo di sacrificare amor proprio, orgoglio, dignità...
E se la Costituzione la garantisce lui, buona costituzione a tutti.


Napolitano: "Sto dalla parte della costituzione". Facile salire sul carro dei vincitori. (Spinoza.it)

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