sabato 9 ottobre 2010

Rossa-Nero

Questa sera i punti interrogativi me li ha creati una vicenda nuova quanto vecchia.

Lutto — Una domenica che la Ferrari affronterà con il lutto per l’attentato in Afghanistan che è costato la vita a quattro nostri militari. La notizia dell’imboscata di cui è rimasta vittima un’autocolonna di Alpini impegnati in Afghanistan "La loro morte in una missione di pace ci addolora molto – ha detto Stefano Domenicali - Con lo spirito siamo vicini alle loro famiglie e vogliamo onorare la loro memoria". Pertanto, domani tutta la squadra porterà il lutto al braccio e le due F10 avranno il tricolore sui deflettori listato di nero.


Fonte.
Già avrei da discutere su cosa sia una missione di pace e perché a fare una missione di pace vadano dei soldati armati, mi aspetto da un giorno all'altro che mi si dica che sono in missione di guerra quando vado in giro in bicicletta senza portarmi dietro neanche una spada...
Comunque rimando alla notizia, qui.

Di questa notizia mi colpisce un dettaglio, sopra ogni altro:

Intanto, la procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla strage. Il reato ipotizzato è quello di attentato a fini di terrorismo.
Io non riesco proprio a capire per quale motivo un partigiano debba essere sempre definito terrorista. Perché non si chiama terrorista un partigiano che con le sue poste abbia fatto saltare in aria una camionetta dell'invasore nazista ma invece lo si fa con un afghano che faccia saltare una camionetta dell'invasore Italiano?
Per quale motivo noi siamo in "missione di pace" con mezzi militari, caschi, protezioni antiproiettile e fucili e poi ci sparano addosso?
Sarà mica che se uno arriva su un carro armato a dirmi che è in missione di pace è difficile credergli?
Sarà mica che se nel frattempo i suoi colleghi stanno radendo al suolo il mio paese da 6 anni è ancora più improbabile?
Sarà mica che la missione di pace è quella che fanno Medici Senza Frontiere o la Crocerossa Internazionale o Emergency e non quella che si fa con carri armati e fucili? O sono entrambe missioni di pace? Perché a me pare esserci una differenza.
Non è forse possibile che un uomo in guerra avverta come maggiormente pacifico un medico che un soldato armato fino ai denti?
A proposito dell'attentato, mi pare plausibile parlare di attentato se si fa saltare un'ambulanza, perché si vede che l'ambulanza è pacifica, ma se uno, in guerra, fa saltare un mezzo militare non del suo paese a me sembra un combattente, non un terrorista.
Il tutto senza stare a sindacare su chi abbia ragione e quale GUERRA sia giusta.

Ma qui vengo al punto focale della questione, e cioè il lutto.

Mi rifaccio a questo articolo di questa estate.

Inail, calano le morti bianche

Nel 2009 si sono contati meno incidenti mortali sul luogo di lavoro: 976 rispetto ai 1034 del 2008. Più politiche per la sicurezza? Macchè. Sul dato hanno inciso la crisi economica e il conseguente aumento della disoccupazione


E quindi io mi chiedo, se in Italia muoiono ogni giorno 3 persone facendo il proprio lavoro (probabilmente di più, considerando i sabato e le domeniche), recandosi in posti di lavoro dove non è previsto che si muoia, si concede il lutto o i funerali di stato per 4 persone morte facendo il proprio lavoro, recandosi a combattere in guerra?
Cioè a me sembra molto più tremendo che muoia uno che si alzi in casa dicendo "oggi vado a costruire una casa" piuttosto che uno che si alzi in una tenda e dica "oggi vado di pattuglia qui, o a scortare quella colonna lì".
Nella pur reticente accettazione che questo possa succedere se questi militari stanno difendendo il paese (continuo a non capire perché non farlo anche per gli altri 1'000 civili, che il paese mandano avanti comunque), non riesco proprio a comprendere in alcun modo perché la Ferrari debba listarsi a lutto se muoiono 4 soldati che stanno combattendo una guerra di invasione in un paese straniero piuttosto che 1'000 civili che vanno a lavorare.

Che razza di paese è uno che lista a lutto una vettura (questa settimana non c'è la serie A, altrimenti minuti di silenzio e lutti al braccio a go-go) se muoiono 4 persone che scelgono di fare il soldato, quindi un lavoro per cui si può morire, scelgono di andare in guerra dove si può morire, e non se muoiono quasi 1'000 persone che scelgono un lavoro che dovrebbe essere sicuro, che dovrebbe assicurare loro di non rischiare di abbandonare le famiglie, che hanno bisogno di fare per occuparsi dei propri figli senza rischiare di renderli orfani?

Voglio lasciarvi così con l'amarezza di pensare che oggi altri 4 uomini hanno lasciato i propri cari per un governo, anzi due (compreso il precedente), che hanno stabilito che fosse cosa buona e giusta leccare il grasso culo a stelle e strisce sterminando afghani e iraqeni, radendo al suolo due paesi, e sacrificando i nostri concittadini a una causa tanto ignobile quanto rilanciare il pil U.S.A. a suon di armamenti e petrolio commerciato in dollari.


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