venerdì 13 novembre 2009

Fare di tutta l'erba...una pera.

E' da qualche giorno che passa in tv questo spot.



Ora, mettendo da parte le eventuali battute sul patrocinio della Presidenza del Consiglio, io mi chiedo:
Com'è possibile che Brocchi dica una cosa del genere senza che nessuno intervenga?
Dov'è il ministro della sanità Sacconi quando in tv passa questo spot?
Dov'è Sacconi mentre passa il messaggio che esagerare una sera con l'alcool o farsi una canna sia pericoloso quanto tirare una striscia di cocaina o farsi un'iniezione di eroina?

In questo paese già più ritardato che arretrato si sentiva proprio il bisogno di una bella overdose di retorica qualunquista e moralista, non si può che ringraziare la Presidenza del Consiglio dei Ministri per una nuova perla: la bandiera dell'ignoranza sventola più fiera che mai sul pennone, avanti così marinai.



Aggiorno questo topic dopo averne parlato con Cristian Brocchi, che ringrazio per le rassicuranti precisazioni, che in un breve ma interessante scambio epistolare mi dice di essere perfettamente cosciente del fatto che la frase che lui pronuncia nello spot, presa così, al di fuori di una contestualizzazione appropriata, sia scorretta e potenzialmente pericolosa e che per i tempi di uno spot televisivo la questione non ha potuto vedere ulteriore approfondimento.

Rinnovo quindi l'elenco delle mie domande al Ministro Sacconi: è questo il modo di affrontare un problema così serio come uso, e abuso, di stupefacenti e tossicodipendenze?
La soluzione è uno spot in cui i volti noti presi a testimonial devono fare la figura dei superficiali buttando la una frase che può costituire la chiosa di un ben più lungo discorso ma mai e poi mai essere accettabile presa solo in quanto tale?
Mi pare un approccio ben poco professionale al tema e mi pare assurdo che un Ministero accetti che il Consiglio dei Ministri decida di trattare in modo così superficiale e pericoloso un problema così importante.
A prescindere dalla mia idea che a parlar di droga debbano essere chimici, medici, psicologi e psichiatri, quando non persone direttamente interessate, e debbano farlo in modo compiuto, in conferenze, interviste e dibattiti, se anche si vuole sfruttare l'impatto emotivo della star, dello sport o dello spettacolo, il modo di farlo è concedere loro quattro secondi e non l'occasione ed il tempo di esprimere un ragionamento compiuto?
Quattro secondi nei quali è possibile, come nello specifico, che le frasi pronunciate risultino più pericolose che utili e comunque errate?


E devo anche precisare che, per quanti avessero già letto questo post in precedenza, Brocchi non è più socio nella proprietà del locale C-Side di Milano, per sua stessa ammissione.

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