sabato 3 dicembre 2011

La retromarcia

Ormai cominciano ad essere diversi giorni che si vocifera di manovra parlando sempre di misure che a me paiono, purtroppo, tra lo stupido e l'imbecille.

ICI
Sento parlare di super ICI su seconde e terze case. Mi potrebbe pure stare bene, ma cosa aspettiamo a legare l'ICI alla classe energetica dell'unità immobiliare? Si incentiverebbero piccole spese per gli artigiani (vetrai, falegnami, caldaisti...), si abbasserebbe la bolletta energetica del paese e si potrebbero muovere i piccoli risparmi.
Si parla di ICI in tutte le salse, mai una volta, e dico una, che si sia sentito dire che l'ICI su un albergo, o su una clinica, la devono pagare tutti, enti ecclesiastici compresi. Ammirevoli tra l'altro le innumerevoli dichiarazioni della CEI che si propone continuamente di smettere di usufruire di un privilegio tanto vergognoso. Ammirevole la CEI quando dice "non vogliamo questa agevolazione anche perché le nostre strutture che fanno profitto sono ben separate dai nostri luoghi di culo, essendo noi portatori del messaggio di chi i mercanti li cacciava dal tempio, e non ce li nascondeva dentro". Ah non avete mai sentito dire cose del genere? Che strano.

IRPEF
Adesso si parla di un incremento delle aliquote più alte di 2 punti percentuali: geniale. Sono proprio le due aliquote più alte quelle che incentivano l'evasione e si pensa di alzarle? Il discorso è semplice: se posso risparmiare il 45% di certo ho più possibilità di pensare "io ci provo, se va bene ho risparmiato un sacco, se va male vediamo, forse riesco anche a portarmela in prescrizione". Il tutto poi appare clamorosamente incostituzionale, sostenendo la Costituzione che ogni cittadino contribuisce proporzionalmente alle proprie risorse, e questo significa che chi ha dieci paga uno e chi ha cento paga dieci, e non che chi ha dieci paga uno e chi ha cento paga cinquanta. Un'aliquota unica pare decisamente irrealizzabile, e quindi è ovvio, giusto e doveroso che debba contribuire chi ha di più, ma la forbice si dovrebbe cercare di ridurla, non di aumentarla, per giustizia e per intelligenza: una differenza più ampia non può che rendere più appetibile l'evasione, la cui lotta più seria dovrebbe necessariamente partire dal richiedere una cifra che possa far pensare "ma chi me lo fa fare di rischiare per risparmiare così poco". Manovrà importante sarebbe stata quella di rendere unica l'aliquota più alta e portarla al 40%, disincentivi l'evasione ed essendoci meno sommerso, diventa anche più semplice l'azione della finanza, che poi deve poter contare su un sistema giudiziario che preveda la prescrizione solo fino a rinvio a giudizio e permetta quindi di fare un'effettiva lotta e di richiedere però cifre più normali per il livello di servizi che il paese offre.

IVA sul lusso.
Si parla di supertasse sul lusso. Quindi cosa si cerca di colpire? Barche, settore nautico, e l'Italia è leader mondiale nel settore; auto sportive, e l'Italia è leader mondiale nel settore; alta moda? L'Italia è leader mondiale nel settore. Cerchiamo in pratica di rendere meno appetibili i nostri prodotti: geniale!
Perché non mettere un superbollo e l'IVA al 25% sui SUV invece? Oggetti inutilmente inquinanti, inutilmente ingombranti, inutilmente pericolosi sia in fase di circolazione (non ci si vede attraverso) che in fase di impatto (non colpiscono i roll-bar delle auto, montano loro sopra). Oggetti MAI italiani. Tu togli dalla strada un mucchio di problemi tedeschi (quasi sempre), fai un po' di cassa, togli dalle strade degli oggetti pericolosi, inquinanti ed ingombranti e rendi maggiormente appetibili altri tipi di vetture, tra le quali l'industria italiana non offre un gran che, magari non la incentiverai tanto, ma di sicuro non la mortifichi come andando a complicare la vita a Ferrari, Maserati o Lamborghini. Sarà meglio penalizzare Audi, Porsche, Bmw e Mercedes o Ferrari, Maserati e Lamborghini?

Mancano i soldi.
Ogni anno il mercato della prostituzione in Italia vale circa dieci miliardi.
Anche solo al 30% di IRPEF sono tre miliardi all'anno che mancano alle casse. Sono miliardi che in parte vanno in mano alla criminalità organizzata e in parte nascondono il dramma del trafficking, della tratta di essere umani, della riduzione in schiavitù, della incolumità di persone che si prostituiscono e clienti. Problemi che verrebbero eliminati in toto con la reintroduzione delle case chiuse, con una guardia giurata ed una guardia medica, con certificati medici, con la prostituzione resa illegale al di fuori delle strutture ad essa adibite. Troppi problemi risolti tutti insieme (soldi per lo stato, danno per le mafie, sicurezza per persone che si prostituiscono e clienti) per essere presa in considerazione?

Ogni anno il mercato delle droghe derivate dalla canapa si attesta attorno ai dieci miliardi.
Mai prese in considerazione poi le altre possibilità della canapa, non necessariamente la specie da cui si ricava la Marijuana. Mai presa in considerazione il fatto che se l'erba la prepara un farmacista, uno che ha studiato chimica, si sa cosa ti fornisce, e ti sa spiegare perché e come ti fa male. Qualcuno conosce un adolescente che abbia evitato di fare qualcosa perché un adulto gli ha detto -"non farlo, fa male"-"perché?"-"perché sì"-? Non si arriva a capire che un adolescente non accetta mai un dogma arrivato dall'autorità costituita, ma può capire una spiegazione arrivata dall'autorità culturale. "La droga fa male", pochi sono i modi più idioti di questo di affrontare un tema molto complesso e difficile, e invece che spiegare quale sostanza, agendo in quale modo, provoca quale effetto, si preferisce dire "la droga fa male" e lasciare che i ragazzi gli effetti se li vadano a sperimentare in auto dopo che qualche pusher ha detto loro che "non c'è problema".


Si comincia molto male caro Monti, se le voci sono fondate, si sta semplicemente continuando sulla stessa stupidissima strada che ci ha portato in condizioni così preoccupanti e questa manovra ricorda molto da vicino questa.